martedì 9 dicembre 2014

Il "caso" Pandoro Bauli Senza Glutine

Ovviamente non potevo esimermi dal raccontare e commentare anch'io il "caso" relativo alla commercializzazione ed al presunto ritiro dal mercato del tanto atteso ed osannato Pandoro Bauli, ovviamente senza glutine.
Partiamo dal principio. Qualche mese fa la storica azienda veronese, icona italiana del dolce di Natale per antonomasia, la Bauli, annuncia che per Natale si troverà in commercio il Pandoro Bauli senza glutine. Inutile sottolineare l’entusiasmo con cui centinaia di persone hanno accolto tale notizia. I social network per settimane non parlavano di altro, centinaia di post dedicati a questo debutto enfatizzavano che finalmente sarebbe stato Natale anche per i celiaci, come se fino ad ora non ci fossero mai stati prodotti natalizi senza glutine e mi permetto anche di qualità.
Finalmente compare sui primi scaffali la magica scatola rosa marchiata Bauli (eh già proprio così, perchè Bauli, che di certo non ha realizzato uno stabilimento apposito per la produzione del Pandoro senza glutine, ha marchiato la sola scatola, il fatidico pandoro ovviamente è stato realizzato da una nota azienda, dedicata al senza glutine, che fa produzione conto terzi). 
Si scatena "l'inferno", di nuovo centinaia di post di persone "impazzite" che chiedono a gran voce dove poter trovare questo meraviglioso regalo di Natale! Crescono di giorno in giorno aspettative e entusiasmo.. fino a quando con altrettanto clamore e direi rumore finisce la magia. Già, sui social iniziano a girare le prime foto di quello che da un magico regalo di Babbo Natale per bimbi buoni, si è trasformato in carbone nero per bimbi cattivi portato dalla Befana e così come l'epifania tutte le feste porta via, anche le foto del tanto atteso Pandoro completamente carbonizzato ed immangiabile hanno nel breve volgere di qualche ora spazzato via i sogni di un Natale "normale", le speranze, gli elogi a quell'azienda che era diventata quasi mitologica come Babbo Natale lasciando spazio solo a centinaia di giuste lamentele, ma anche decine e decine di parole dispregiative e purtroppo anche qualche offesa ed insulto, che ovviamente nel giro di pochissimi minuti sono diventate quasi virali in rete. 
Bauli prende posizione scusandosi con tutti i consumatori dispiaciuta per aver disatteso le aspettative, comunicando che si impegnerà a realizzare un prodotto che possa essere apprezzato. Ciò non basta, le lamentele e le lettere continuano ad arrivare alla loro attenzione fino a che Bauli dichiara che sospende la distribuzione del Pandoro.
Ed ecco qui che iniziano i fraintendimenti, tali che mi sono trovata personalmente a discutere animatamente con un cliente che addirittura voleva sguinzagliarmi dietro un avvocato perchè sosteneva che gli avevo venduto un prodotto che era stato ritirato dal mercato. Spiego quindi cosa significa sospendere la distribuzione del prodotto e la differenza, netta e sostanziale, tra questa scelta ed il ritiro o richiamo (per altro già spiegata in articolo precedente sul "Caso Birra Riedenburger") di un prodotto, a prescindere dalla mia posizione sul Pandoro Bauli che commenterò in chiusura. L’articolo 103 del “Codice del Consumo” definisce la procedura del ritiro di un prodotto qualsiasi misura volta a impedire la distribuzione e l’esposizione di un prodotto pericoloso, nonché la sua offerta al consumatore, mentre sancisce come richiamo del prodotto tute le misure necessarie ad ottenere la restituzione di un prodotto pericoloso che il fabbricante, distributore o venditore ha già fornito o reso disponibile ai consumatori. 
Penso che sia chiaro a tutti che nessuna di queste due ipotesi riguarda il Pandoro in questione dato che il prodotto, come per altro dichiarato dall'azienda stessa, è idoneo e non rappresenta alcun tipo di rischio per il consumatore, ma è una pura decisione della Bauli sospenderne la distribuzione, lasciando per altro a ciascun distributore, grossista o venditore (che sia piccolo o grosso, negozio o supermercato) la libera decisione se proseguirne la vendita o meno dei pandori già ricevuti o se, per dirlo in parole povere, restituirlo al mittente. Difatti non tarda arrivare anche a noi la medesima comunicazione da parte del distributore con la dichiarazione che abbiamo la facoltà di scegliere se continuare a tenerlo in vendita o se restituirlo.
Nella fattispecie, dato che il prodotto ha continuato a suscitare curiosità in molti clienti, nonostante l'accaduto, io come commerciante ho deciso di tenere quelli che avevo acquistato (anche perchè abbiamo verificato che quelli a noi recapitati non erano bruciati) e con immenso stupore, oltre a chi confermava che assolutamente il prodotto è scadente, stopposo e asciutto, come accaduto in rete, c'è stato anche chi l'ha trovato gradevole, certo non all'altezza delle aspettative, ma scaldandolo un po', anche gustoso. Poi però dopo lo spiacevole avvenimento del cliente che ha letteralmente fatto irruzione nel negozio accusandomi di essere "fuori legge" perchè gli avevo venduto un prodotto scadente, che non ha mangiato nemmeno il cane..testuali parole, e che appunto secondo lui come letto in rete era stato "ritirato", ho deciso anch'io come tanti altri colleghi di togliere dalla vendita l'ormai famoso, non per meriti questa volta, pandoro Bauli e rimandarlo al mittente.
Non mi dilungo invece sulla questione del costo (anche qui lo stesso cliente mi ha accusato di essere furba e non solo..) e della differenza di prezzo tra negozi specializzati, farmacie e supermercati e grande distribuzione in quanto avevamo già trattato l'argomento in articolo dedicato all'argomento, confermo solo che la banca dati Federfarma, approvata dal Ministero della Salute Italiano determina il prezzo che è di € 14,90.
Concludo con una mia riflessione personale sulla questione. 
Concordo ovviamente con tutti che un'azienda come Bauli non poteva permettere che venisse immesso sul mercato un prodotto di così basso livello ed io personalmente se fossi stata la responsabile Bauli avrei immediatamente sospeso la commercializzazione e chiesto a tutti i canali di distribuzione grandi e piccoli di togliere il prodotto dagli scaffali e renderlo al'azienda, ma non concordo nemmeno con tutti coloro che avevano così alte aspettative addirittura come se, come scritto in apertura, non ci fosse mai stato un prodotto natalizio fino ad oggi e dovesse arrivare la Bauli per rendere il Natale, Natale anche per i celiaci, ma premierei aziende piccole e grandi o laboratori artigianali che da anni si impegnano a studiare e realizzare prodotti sempre migliori, a mio parere tra l'altro quest'anno sono usciti dei prodotti davvero eccezionali (un esempio lo trovate nella foto, pandoro artigianale che è disponibile nello Scrigno)

Questo sempre tenendo presente un concetto più volte espresso da un grande Chef e un garnde amico, Marco Scaglione, che dice che non dobbiamo aspettarci di ottenere lo stesso gusto di un prodotto "tradizionale" utilizzando le farine senza glutine, ma dobbiamo saper apprezzare il gusto e la qualità dei prodotti sempre più buoni, ma di sicuro in parte differenti realizzati con farine di cereali alternativi.

l Pandoro Senza Glutine Bauli, è ancora acquistabile presso i distributori che ne sono ancora in possesso, e l’ingestione di questo prodotto non rappresenta alcun rischio per noi Celiaci. - See more at: http://celiachiasenzaglutine.com/bauli-risponde-pandoro-ancora-vendibile-bloccata-la-distribuzione/#sthash.OxcG5IhF.dpuf
l Pandoro Senza Glutine Bauli, è ancora acquistabile presso i distributori che ne sono ancora in possesso, e l’ingestione di questo prodotto non rappresenta alcun rischio per noi Celiaci. - See more at: http://celiachiasenzaglutine.com/bauli-risponde-pandoro-ancora-vendibile-bloccata-la-distribuzione/#sthash.OxcG5IhF.dpuf

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